10 GIORNI, 10 STORIE: Il serpente e la gru
La leggenda de: IL SERPENTE E LA GRU
Nel sogno di Cheng Sanfeng un serpente riesce a difendersi con movimenti circolari e flessuosi dagli attacchi diretti e violenti portati da una gru con il suo becco. Il serpente osserva attentamente i movimenti dell’avversario ”unendosi” ad esso senza paura. Questo gli permette di evitare i colpi di becco facendo oscillare il suo corpo con movimenti circolari.
Alla fine l’uccello si stanca a causa di suoi ripetuti tentativi ed abbandona la lotta.
La morbidezza e la cedevolezza “yin” del serpente con i suoi ripetuti movimenti rotatori finiscono così con l‘avere ragione della durezza e della forza “yang” dell’uccello.
Fin da piccolo sono stato affascinato dalla meravigliosa complessità del corpo umano.
Ho sempre pensato ci fosse una sorta di relazione tra il micro e il macro...ho avuto la fortuna di passare molto tempo giocando all'aperto e ho potuto visitare luoghi differenti e distanti dal mio luogo di nascita...
Ovunque andassi soprattutto lontano dai centri urbani percepivo questa relazione paragonandola ad una danza cosmica, ad un continuo influenzarsi tra Yin e Yang.
Dopo anni di pratiche marziali più dinamiche ho deciso di iniziare col Tai Chi.
Ritrovo sia nella pratica individuale che, in quella di gruppo, quella sensazione.
Ho sempre pensato ci fosse una sorta di relazione tra il micro e il macro...ho avuto la fortuna di passare molto tempo giocando all'aperto e ho potuto visitare luoghi differenti e distanti dal mio luogo di nascita...
Ovunque andassi soprattutto lontano dai centri urbani percepivo questa relazione paragonandola ad una danza cosmica, ad un continuo influenzarsi tra Yin e Yang.
Dopo anni di pratiche marziali più dinamiche ho deciso di iniziare col Tai Chi.
Ritrovo sia nella pratica individuale che, in quella di gruppo, quella sensazione.
Ed è meravoglioso.
Claudio
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